REALE E DUCALE CASA DI BORBONE PARMA
Con grande dolore ci rammarichiamo di annunciare la morte di
S.A.R. Donna Cecilia Principessa di Borbone Parma
Cecilia Maria Antoinette
Senatore di Gran Croce con Collana del
Sacro Angelico Imperiale Ordine Costantiniano di San Giorgio
Cavaliere di Gran Croce del Real Ordine del Merito sotto il Titolo di San Lodovico
Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine de la Legitimidad Proscrita
Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito Melitense
*Parigi, 12 aprile, 1935 † Parigi, 1 settembre, 2021
Le sue sorelle e i fratelli:
Maria Francesca
Carlo Ugo †
Maria Teresa †
Maria de las Nieves
Sisto Enrico
I Suoi nipoti:
Carlo Saverio con la moglie Annemarie e
i figli Carlo Enrico, Luisa Irene, Cecilia
Margarita con il marito Tjalling e le figlie Julia e Paola
Giacomo con la moglie Viktòria e le figlie Zita e Gloria
Maria Carolina con il marito Albert e i figli Alaïa-Maria e Xavier
Le esequie si svolgeranno in forma strettamente privata.
Invitiamo tutti coloro che hanno amato la nostra cara Cecilia a volerla ricordare nella preghiera
In memoriam
A nome di tutta la famiglia, mi rammarico profondamente di dover comunicare la morte, avvenuta oggi pomeriggio in Parigi, della mia cara zia Donna Cecilia Maria Antoinette di Borbone Parma; nata a Parigi il 12 aprile 1935, e ivi morta, oggi 1 settembre 2021.
Combattente instancabile, sempre pronta ad aiutare gli altri con un sorriso che la rendeva speciale, fu una attiva militante carlista con mio padre Carlo Ugo e le mie zie Maria Teresa e Maria de las Nieves nelle lotte politiche svoltesi nei difficili anni '60 e '70 del secolo scorso.
Con una vitalità traboccante, ha lavorato come infermiera in un lebbrosario, o si è offerta volontaria nelle alluvioni delle Vallés, o ha lavorato per la FAO a favore del Laos. Allo scoppio della guerra del Biafra si arruolò come volontaria nell'Ordine di Malta, effettuando continui voli di aiuto umanitario, essendo anche pilota.
La dittatura la espulse dalla Spagna in diverse occasioni, a causa della lotta instancabile che portò avanti con la sua Dinastia per riconquistare le libertà democratiche del Paese.
Durante i suoi ultimi anni si dedicò in Parigi a collaborare con l'Associazione di Cure Palliative, accompagnando i malati, offrendo loro amore e speranza. È sempre stata una persona di forte fede cristiana.
Insieme alla mia famiglia, vi chiedo di pregare per lei e di non dimenticare mai il suo costante esempio di dedizione e servizio agli altri.
Parigi il 1 settembre 2021.
Carlo Saverio
Parma, Capitolo Generale dei Cavalieri 2017
Conferiti alle LL.AA.RR. le Principesse Luisa Irene e Cecilia Maria i titoli di Marchesa di Castell’Arquato e di Contessa di Berceto
Le Loro Altezze Reali i Principi Carlo Saverio e Annemarie di Borbone Parma, Duchi di Parma e di Piacenza, unitamente alle figlie, Principesse Luisa Irene e Cecilia Maria, sono stati presenti alle cerimonie a Parma venerdì 29 settembre 2017 e a Piacenza il giorno successivo. Hanno accompagnato i Duchi di Parma e Piacenza S.A.R. il Principe Giacomo, Conte di Bardi e Ambasciatore dei Paesi Bassi presso la Santa Sede, con la moglie S.A.R. la Principessa Viktoria, e la zia, S.A.R. la Principessa Maria Teresa di Borbone Parma, terza figlia di S.A.R. il Principe Saverio di Borbone Parma, già Capo della Real Casa di Borbone di Parma, nonché sorella di S.A.R. il Principe Carlo Ugo. Nel corso della annuale visita a Parma sono stati effettuati i conferimenti delle onorificenze degli Ordini Dinastici della Casa di Borbone Parma. In particolare il giorno venerdì 29 settembre 2017 si è svolta la Santa Messa, nella Basilica Magistrale Costantiniana di Santa Maria della Steccata, celebrata da S.E. Mons. Enrico Solmi Vescovo di Parma e Gran Priore del Sacro Angelico Imperiale Ordine Costantiniano di San Giorgio. Leggi tutto...
Parma, S.A.R. il Principe Carlo Saverio in visita all’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare
In occasione della annuale visita a Parma, S.A.R. il Principe Carlo Saverio di Borbone, Duca di Parma e Piacenza, ha incontrato il dott. Bernhard Url, Direttore Esecutivo dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA), istituita nel 2002, che ha sede proprio a Parma. All’incontro erano presenti anche il Prof. Hans Verhagen (Head of Risk Assessment and Scientific Assistance Department), la Dott.sa Barbara Gallani (Head of Communications and External Relations Department) e il Dott. Alberto Spagnolli (Senior Policy Advisor), Anna Azzali (Assistant to the Executive Director). Il Principe Carlo Saverio era accompagnato dal conte Orazio Zanardi Landi di Veano, dalla portavoce Esther Verschuur e dall’arch. Paolo Conforti. Nel corso dell’incontro e sono state illustrate le finalità istituzionali dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, la quale fornisce consulenze scientifiche indipendenti per consentire alla Commissione europea, al Parlamento europeo e agli Stati membri dell'UE di prendere decisioni efficaci e puntuali in materia di gestione del rischio, grazie alle quali viene assicurata la protezione della salute dei consumatori europei e la sicurezza del cibo e della catena alimentare. Leggi tutto...
25 Settembre 2016
Questa mattina nel Duomo di Parma è stata battezzata Sua Altezza Reale il Principe Carlo Enrico Leonardo di Borbone Parma. Per l'occasione è arrivato in città anche il re d'Olanda Guglielmo Alessandro e la moglie Regina Maxima oltre che le tre figlie Caterina Amalia, Alexia, Ariane dei Paesi Bassi. Dopo l’arrivo all’Aereoporto Militare di San Damiano, (in provincia di Piacenza) si è effettuata una prima tappa con una veloce colazione a Palazzo Dalla Rosa Prati a Parma, dove ad accogliere la Famiglia Reale Olandese c'era Guido Dalla Rosa Prati.
Alle 11.30 in una piazza Duomo gremita di folla è uscito il corteo guidato dal Capo del Cerimoniale, Guido Agosti e dal Rappresentante di S.A.R. il Duca di Parma e Piacenza, Emilio Villa Castiglioni; nel corteo circondato da un impeccabile servizio di sicurezza, erano presenti Il battezzando Sua Altezza Reale Carlo Enrico di Borbone Parma, Principe di Piacenza, i genitori LL.AA.RR. i Principi Carlo Saverio e Annemarie di Borbone Parma, Duchi di Parma e Piacenza, oltre che il padrino, la madrina e i testimoni: Sua Maestà Re Guglielmo Alessandro dei Paesi Bassi, Sua Altezza Reale principessa Maria de Las Nieves di Borbone Parma, Sua Altezza Reale Dom Duarte Pio, Duca di Braganza, e poi Javier Lubelza Roca e Ludovico Gualtherie Van Weezel. Leggi tutto...
E' morta Anna di Borbone Parma, Regina di Romania
La regina di Romania, Anna di Borbone Parma, è morta il giorno 1 agosto 2016 in un ospedale di Morges, in Svizzera. Accanto alla moglie di re Michele, da lungo tempo malata, c'erano la figlia Margareta, il genero Radu e le figlie Helene, Sophie e Maria. Aveva 92 anni. Secondo quanto ha reso noto la casa reale romena, re Michele, 94 anni, malato da tempo di tumore, le ha fatto visita ogni giorno, fino all'ultimo. La Casa reale ha fatto sapere che il funerale della regina di Romania sarà celebrato a Peles e a Bucarest (per la prima volta dal 1938 anno della scomparsa della regina Maria moglie di Ferdinando I e nonna di re Michele) e che la sovrana verrà sepolta nella necropoli reale di Curtea Arges. Anna era nata a Parigi, in Francia, il 18 settembre 1923, ed era l'unica figlia del principe René di Borbone-Parma, (figlio di Roberto I, ultimo duca regnante nei ducati di Parma e Piacenza) e della principessa Margaret di Danimarca. La coppia si era conosciuta in Inghilterra nel 1947, in occasione del matrimonio della principessa Elisabetta II con Filippo di Mountbatten, duca di Edimburgo, nato principe di Grecia e quindi cugino della madre di Michele, Elena. Quello stesso anno, il 30 dicembre, re Michele fu costretto dai comunisti ad abdicare e andare in esilio. Sposò la principessa Anna il 10 giugno 1948, ad Atene. Secondo quanto è stato reso noto, il suo funerale, probabilmente il più sontuoso in Romania sin dalla morte nel 1938 della regina Maria, nipote della regina Victoria, sarà celebrato a Peles, una località montana dove Michele è nato, e poi a Bucarest.
In un clima di commozione e gioia è avvenuta l'incoronazione di Guglielmo Alessandro di Orange Nassau, 46 anni, primo maschio a reggere la corona d'Olanda dopo 123 di regine. La Regina Beatrice ha firmato in diretta televisiva l'atto di abdicazione in favore del figlio dopo un regno durato 33 anni. La figura della Regina Beatrice è stata sottolineata da parte di Guglielmo Alessandro nei momenti precedenti il Giuramento; il futuro Re ha voluto evidenziare il ruolo di riferimento istituzionale e morale che la madre ha avuto nella storia dell'Olanda. L'atmosfera è stata particolarmente gioiosa sia per la partecipazione popolare che per la presenza di numerosi invitati, fra i quali molti esponenti delle Case Reali di tutto il mondo. Leggi tutto ...
Le LL.AA.RR. il Duca e la Duchessa di Parma e Piacenza, Principi Carlo Saverio e Annemarie di Borbone Parma e le loro figlie, la Principessa Luisa Irene e la Principessa Cecilia Maria, con gratitudine annunciano la nascita del loro figlio e fratello minore, S.A.R. Carlo Enrico Leonardo, Principe di Piacenza.
Il Principe Carlo Enrico ha visto la luce, nel giorno di domenica mattina del 24 Aprile 2016 alle ore 08.58 a L'Aia e pesava 3020 grammi.
Piacenza, 26 aprile 2016
Nob.Sen. G.C. Avv. Guido Agosti Nob.Sen. G.C. Emilio Villa Castiglioni
Capo del Cerimoniale Segretario Particolare di S.A.R.
della Reale e Ducale Casa il Duca di Parma e Piacenza
di Borbone Parma
Le LL.AA.RR. il Conte e la Contessa di Bardi, Principi Giacomo e Viktoria di Borbone Parma e le loro figlia, la Principessa Zita, con gratitudine annunciano la nascita della loro figlia e sorella minore, S.A.R. la Principessa Gloria Irene.
Il Principessa Gloria Irene ha visto la luce, nel giorno di domenica 9 maggio 2016 alle ore 12.45 a Roma e pesava 3355 grammi.
Piacenza, 10 maggio 2016
Nob.Sen. G.C. Avv. Guido Agosti Nob.Sen. G.C. Emilio Villa Castiglioni
Capo del Cerimoniale Segretario Particolare di S.A.R.
della Reale e Ducale Casa il Duca di Parma e Piacenza
di Borbone Parma
I Principi Carlo Saverio e Annemarie di Borbone Parma, Duchi di Parma e Piacenza, sono stati presenti nelle città dei loro "antichi Stati", in occasione del Battesimo della secondogenita Principessa Cecilia Maria Johanna Beatrix. La Principessa Cecilia di Borbone Parma è stata battezzata sabato 5 aprile nel Duomo di Piacenza da S.E. Mons. Gianni Ambrosio, Vescovo di Piacenza Bobbio. Con questo evento il Duca di Parma e Piacenza ha voluto confermare l'affetto che lo lega alla terra dei suoi antenati dove, sull'esempio del padre, il Duca Carlo Ugo scomparso nell'agosto del 2010, torna con regolarità.
Fra tutti i familiari presenti spiccavano la madre del Duca di Parma, la Principessa Irene dei Paesi Bassi, e la zia, la Regina Madre Beatrice dei Paesi Bassi.
La Famiglia Ducale si è dichiarata profondamente felice di avere potuto realizzare un evento così speciale come il Battesimo della secondogenita nel Duomo di Piacenza. Il legame fra la Casa Reale e Ducale e Piacenza è molto profondo e si rinnova ogni anno sia in occasione degli eventi che vedono la consegna delle Onorificenze Leggi tutto...
Un nuovo Sito Web nel segno della Tradizione: ricordo di S.A.R. il Principe Carlo Ugo di Borbone Parma
L'importanza di essere al passo con i tempi ha reso necessaria una completa ristrutturazione del nostro sito al fine di fornire un servizio di informazione e aggiornamento adeguato. Sono stati inseriti nuovi link e gallerie ed è stato aggiunto un riquadro per i suggerimenti di quanti vorranno aiutarci a fornire nuove idee e proposte. La filosofia che ha caratterizzato questo cambiamento è quello di essere sempre più presenti nella realtà contemporanea, ma con un forte riferimento ai valori e alla tradizione rappresentati dalla Real Casa di Borbone Parma e dalla sua storia secolare. Inauguriamo questa nuova versione del sito, completamente rinnovato nella forma e nei contenuti, con un ricordo di S.A.R. il Principe Carlo Ugo di Borbone Parma, un uomo che ha coniugato l'essere l'erede di una antica tradizione e "testimone della storia" del nostro territorio, come lui amava definirsi. I due articoli che seguono sono stati scritti da Paolo Conforti poco dopo la scomparsa del Principe Carlo Ugo, e oggi, a tre anni di distanza, ci consentono ancora di percepire lo spessore dell'uomo e dell'opera da lui svolta.
Guido Agosti
Ricordo del Principe Carlo Ugo
Era personalmente davanti alla porta del palaeventi di Cortina per raccogliere fondi a favore del recupero dei bambini soldato del centro Africa o alla mensa di Padre Lino, alla chiesa dell'Annunziata, a Parma, per consegnare direttamente i proventi di una serata benefica. Il Principe Carlo Ugo di Borbone era così, una persona diretta, semplice, discreta, di grande cultura e di straordinaria umanità.
Dopo aver perso la corona spagnola per aver auspicato una Nazione libera dalla oppressione militare franchista e aperta alle istanze sociali che partivano dai minatori delle Asturie, che bollerà il ramo Parma come Principi "di sinistra", Carlo Ugo tornerà ad amare la terra italiana dei suoi avi senza rivendicazioni, ma senza mai rinnegare il ruolo che la storia ha conferito alla sua famiglia. Negli ultimi anni ha promosso periodici eventi ed incontri nei territori che costituirono il "suo" antico Ducato di Parma e Piacenza. Il Principe amava definirsi "ambasciatore della storia", nell'assoluto rispetto alle Istituzioni dello Stato, vicino a Parma non solo come custode della sua tradizione ducale, ma anche come cittadino legato alle secolari vicende della "sua" terra, dove, come lui stesso ricordava, "la nostra sensibilità storica e umana ritrova gli archivi più intimi della propria memoria".
I suoi studi ad Harward lo hanno portato negli ultimi anni ad occuparsi di economia dei Paesi in via di sviluppo, che riteneva fosse il tema della sfida dell'immediato futuro per il mondo occidentale. Ne parlava spesso, nelle sue lezioni accademiche come nelle conferenze internazionali. Un tema che ha approfondito nei suoi incontri privati con il Pontefice Benedetto XVI, con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e con Capi di Stato e diplomatici di mezza Europa, dove ebbi la fortuna di accompagnarlo in alcune occasioni. L'attenzione e l'affetto con il quale veniva ricevuto aveva qualcosa che andava oltre il protocollo perché riusciva immediatamente ad entrare in sintonia con chiunque, in un clima di cordialità che sforava ogni previsione. Il suo carisma era nella persona, prima ancora che nel ruolo che aveva ereditato dalla storia.
Si fermava a lungo a parlare con tutti, spesso facendo domande dirette che non hanno risparmiato nemmeno il Santo Padre, che lo ha trattenuto a colloquio uguagliando il tempo dedicato ad Obama. A volte – alla Camera dei Lord o al Quirinale –, quando veniva spontaneo chiedersi se lì qualcuno fosse stato informato che il Ducato di Parma non esisteva più da un secolo e mezzo, ci si rendeva conto qual'era il motivo di tanta considerazione: una figura che andava ben oltre il nome illustre che portava, una statura umana e morale capace di entrarti immediatamente nel cuore e al quale si aprivano immediatamente tutte le porte.
La sua attualità, basata su una solida preparazione in campo politico-economico, non gli fanno dimenticare la storia e il ruolo della sua famiglia nella tradizione dello Stato ducale. Era orgoglioso del governo illuminato con il quale, alla metà del Settecento, si apre per Parma un capitolo nuovo; dove inizia un percorso che porterà la città ad essere a pieno titolo una Capitale europea, con un fermento di iniziative e la nascita di istituzioni culturali che ancora oggi sono i momenti più importanti della vita del territorio. La lungimiranza dei Borbone segnarono uno sviluppo culturale a dimensione europea senza precedenti, che rappresentò uno dei momenti salienti di questa crescita. Artisti, scultori, pittori, architetti di fama internazionale animarono la vita culturale, dando a Parma e al suo territorio una immagine che ancor oggi la caratterizza; una immagine che affonda lontane le sue radici e che nel corso dei secoli ha segnato il divenire di una delle più belle città italiane.
Paolo Conforti
Il 28 agosto 2010 doveva essere la data del matrimonio del Principe Carlo Saverio di Borbone Parma. Il destino ha voluto invece che lo stesso giorno assumesse il titolo ducale di Parma ai funerali del padre Carlo Ugo. Non mancava proprio nessuno dei rappresentanti delle Istituzioni, formalmente presenti con i gonfaloni, il Sindaco, le massime autorità, parlamentari di governo e di opposizione, sindaci, militari di ogni ordine grado in alta uniforme, una folla trattenuta a stento dalle transenne in via Garibaldi che voleva vedere la "famiglia reale". Un funerale privato con 400 invitati che se fosse stato pubblico avrebbe richiesto almeno la Cattedrale.
Più che una passerella di teste coronate è stato un ultimo saluto di gente comune, con migliaia di cittadini che fra Parma e Piacenza hanno sfilato in silenzio davanti alla bara del Principe Carlo Ugo di Borbone. Anche venerdì, con la basilica della Steccata chiusa per permettere i controlli di sicurezza, erano tante le persone che chiedevano di poter avere accesso alla camera ardente ma che erano cortesemente fermate sulla porta. Due signore con la borsa della spesa in mano si sono inginocchiate sui gradini di via Dante per una preghiera. Innumerevoli le telefonate di parmigiani che chiedevano di poter avere un pass per partecipare alle esequie.
Un ricordo affettuoso quello del Vescovo di Parma Enrico Solmi, che ha ricordato l'"uomo", le sue doti umane e morali. Un messaggio commosso quello del figlio, il Principe Carlo Saverio, che richiama le battaglie per la libertà combattute in Spagna dal padre e che riconferma la fedeltà alla Chiesa Cattolica e alle tradizioni parmensi.
I Cavalieri degli Ordini dinastici della Casa Borbone Parma portavano le bandiere preceduti dal gonfalone del Comune di Parma listato a lutto; un antico privilegio, quello della Casa Borbone Parma, confermato dalla Repubblica Italiana con una legge del 1951, quello di concedere due prestigiosi Ordini cavallereschi legalmente autorizzati all'uso: l'Ordine Costantiniano di San Giorgio e l'Ordine di San Lodovico, che sono fra i più ambiti d'Europa. Erano in diversi i militari che li sfoggiavano sulla divisa della Repubblica Italiana in forza di questo riconoscimento.
E' un fenomeno che merita una riflessione che va oltre i luoghi comuni detti e scritti o degli interventi di chi, con due secoli di ritardo, ritiene più opportuno occuparsi dei riti dell'aristocrazia anziché dei disastri della borghesia; è un fenomeno che trova rinnovati motivi di interesse nella riscoperta dei valori, delle tradizioni e della identità del proprio territorio che per altri versi la Lega ha saputo cogliere in un momento di disaffezione per la politica e di recupero di quei caratteri di autonomia che la "globalizzazione" risorgimentale non è mai riuscita appieno a realizzare da Bolzano a Palermo.
Tutto quello che può rappresentare l'identità storica e l'orgoglio di campanile, bene o male, non perde mai occasione di emergere con forza, soprattutto in città come Parma, che insieme a poche altre (Torino, Modena, Firenze, Roma, Napoli) fu per secoli Capitale di uno Stato cancellato non certo per volontà popolare ma per i disegni egemoni delle grandi potenze europee sui territori italiani. Parma costò 40.000 morti francesi e austriaci che in un solo giorno si giocarono il predominio della Val Padana. Poi misero una bella lapide a barriera Bixio dove sta scritto che "A proclamare Vittorio Emanuele Re d'Italia concorse la Provincia Parmense con 63.789 voti", un plebiscito bulgaro al cui confronto le elezioni di Ahmadinejad in Iran sembrano un modello di democrazia. Sul municipio di Palermo la lapide ci ricorda invece che il "popolo siciliano" sfiorò i risultati della Corea del Nord con 432.053 voti favorevoli all'annessione al regno sabaudo su 432.720 votanti. E fu così, visto che la storia la scrivono i vincitori, che i combattenti per la libertà dell'Aspromonte sono ricordati sui libri di scuola come briganti anziché come partigiani.
E non a caso Parma oppose sempre una forte resistenza all'occupazione straniera, come ha voluto ricordare il Consiglio Comunale di Parma con un ordine del giorno in ricordo del bicentenario della resistenza nel parmense ai francesi votato il 27 febbraio 2006 "affinché il tempo non offuschi il ricordo di quanti hanno lottato per la libertà, sacrificandosi per la difesa della propria identità nazionale e rende omaggio alla memoria di quanti hanno combattuto e di quanti hanno sacrificato la loro vita per rivendicare il diritto di indipendenza, di sovranità e di autonomia del territorio parmense e riaffermare la propria libertà contro l'occupazione straniera".
Ma, al di là della storia, è evidente che Parma ha l'incancellabile genetica di una sorta di identità "nazionale" di un territorio di cui fu la Capitale per oltre tre secoli. Quello che viene spontaneo domandarsi è se tutto questo faccia parte di un passato remoto o di un passato prossimo. Ci chiediamo cioè se l'Ottocento sia già fermo nei libri di storia o sia invece un tempo che faccia ancora parte di noi stessi, della nostra memoria, a cui siamo legati dall'immagine dei nonni, da qualche oggetto di casa, da una foto ingiallita, da quella cultura tardo romantica che bene o male ancora impregna il presente. L'idea che l'ultimo sovrano regnante sul Ducato sia solo il nonno del Principe Carlo Ugo – e non un lontano "antenato" – stringe molto questo segmento temporale. In fondo il ricordo di queste duchesse, da Maria Luigia d'Asburgo, moglie di Napoleone, a Luisa Maria di Francia, a cui si deve anche la costruzione delle prime case popolari in via della Salute, bisnonna di Carlo Ugo, ha intriso la nostra identità al punto da connotare la nostra cultura con francesismi che abbiamo fatto nostri.
Dopo la funzione quasi due ore di fila ininterrotta degli invitati per porgere le condoglianze alla famiglia nel coro della chiesa. Nel pomeriggio l'ultimo saluto in cripta della famiglia, con decine di persone già in fila – alcune con un mazzetto di fiori – per porgere il primo saluto al sepolcro del duca. Molti chiedevano di poter apporre ancora la propria firma al registro delle condoglianze, chiuso il giorno precedente. I "ragazzi", i Principi Saverio, Giacomo, Carolina e Margherita, con la madre Irene, sorella della regina d'Olanda, stringono le mani ai passanti che si avvicinano mentre escono dalla Steccata, alcuni li abbracciano affettuosamente, altri scambiano due parole. Molti hanno aspettato pazientemente la fine della funzione per poterli salutare. Tutto si potrà forse dire di questa cerimonia, ma non certo che è mancata la partecipazione popolare.
Paolo Conforti
Alla luce delle sempre più numerose richieste che da più parti vengono avanzate per accedere agli Ordini dinastici della Nostra Famiglia, riteniamo opportuno ancora una volta ribadire che, con la sola esclusione delle Nostre nomine di "motu proprio", le richieste medesime possono essere a Noi avanzate dai componenti il Nostro Consiglio Magistrale.
Dal 1948, in Italia, i titoli nobiliari non sono più riconosciuti, anche se non proibiti, per effetto della XIV disposizione transitoria e finale della Costituzione della Repubblica Italiana, come confermato dalla sentenza n.101 del 26 giugno 1967 della Corte Costituzionale, ... Leggi tutto...
Santa Messa in memoria di S.A.R. Il Principe Carlo Ugo di Borbone Parma, Duca di Parma e Piacenza
Il giorno domenica 18 agosto 2024 alle ore 11.00, presso la Basilica Magistrale Costantiniana di Santa Maria della Steccata di Parma, sita in Parma, Stradone Garibaldi n. 5, verrà celebrata una Santa Messa in memoria di S.A.R. Il Principe Carlo Ugo di Borbone Parma, Duca di Parma e Piacenza nel quattordicesimo anniversario della scomparsa.
Alla Santa Messa di Suffragio sono invitati i Cavalieri e Dame degli Ordini Dinastici della Reale e Ducale Casa di Borbone Parma, i membri della Associazione dei Cavalieri oltre che, tutti coloro che desiderano intervenire.
Guido Agosti
Capo del Cerimoniale
della Reale e Ducale
Casa di Borbone Parma
A) Santa Messa in memoria di S.A.R. Il Principe Carlo Ugo di Borbone Parma, Duca di Parma e Piacenza
Il giorno domenica 18 agosto 2024 alle ore 11:00, presso la Basilica Magistrale Costantiniana di Santa Maria della Steccata di Parma, sita in Parma, Stradone Garibaldi n. 5, verrà celebrata una Santa Messa in memoria di S.A.R. Il Principe Carlo Ugo di Borbone Parma, Duca di Parma e Piacenza nel quattordicesimo anniversario della scomparsa.
Alla Santa Messa di Suffragio sono invitati i Cavalieri e Dame degli Ordini Dinastici della Reale e Ducale Casa di Borbone Parma, i membri della Associazione dei Cavalieri oltre che, tutti coloro che desiderano intervenire.
B) Eventi e Celebrazioni annuali della Reale e Ducale Casa di Borbone Parma
Gli Eventi e Celebrazioni annuali della Reale e Ducale Casa di Borbone Parma si svolgeranno a Piacenza nel giorno 27 Settembre 2024 e a Parma nel giorno 28 Settembre 2024.
Guido Agosti
Capo del Cerimoniale
della Reale e Ducale
Casa di Borbone Parma